Gucci Dionysus di Arianna del Dottore

INTRODUZIONE

Ciao, mi chiamo Arianna Del Dottore, @_art.ary su Instagram profilo dove pubblico i miei lavori. Vengo da un percorso artistico tradizionale essendomi diplomata in arti figurative e scultoree, scelto perché da sempre mi sono dimostrata una ragazza creativa e con l’ interesse nell’ ottenere risultati migliori, sbagliando e ricominciando anche molto spesso.
Questa mia perseveranza mi ha portata a cercare, soprattutto da autodidatta, sempre più il realismo nei disegni a mano che svolgevo e la cura nelle forme quando
lavoravo la creta.
Oggi queste due discipline, richiedendo troppo tempo a disposizione nell’ essere svolte per una realtà così frenetica ed esigente, ho dovuto limitarle ad un’ attività
saltuaria avendo ormai scelto il mondo del 3d.
Il mio interesse a riguardo è maturato naturalmente quando ho capito che le mie precedenti esperienze artistiche potevano in qualche forma farsi spazio nel digitale, è
così che poi ho avuto il mio primo approccio col programma 3ds Max, e successivamente con Maya e ben altri software quando dopo del tempo ho preso la scelta di iscrivermi alla masterclass in computer grafica di Skyup, accademia dove ho potuto apprendere un workflow più professionale anche in gruppo.
Quest’ ultima tappa mi ha dato modo adesso di poter svolgere anche autonomamente dei progetti personali, spaziando dalla modellazione al lighting riconoscendo
però che non si finisce mai di approfondire questi aspetti, e che nonostante io trovi interessante la figura del generalista, dovessi scegliere direi che mi sta
particolarmente coinvolgendo l’ aspetto del texturing.
Come artista la mia ambizione non può che essere quella di continuare a crescere e migliorare, lavorando con chi come me vuole raggiungere un obbiettivo comune,
in un settore come quello dell’ advertisign o del cinema.

IDEA E REALIZZAZIONE

L’idea di partenza è stata subito quella di andarmi a trovare un brand con un prodotto da replicare e dall’aspetto un po’ stravagante, e cercando su internet mi è caduto
l’ occhio su questa borsa, specialmente per il suo gancio elaborato e il curioso manico in bamboo.

Così ho iniziato la ricerca di altre immagini a riguardo, per trovare ogni sua angolatura proprio da dei modelli esistenti.
Dopo ciò ho aperto Maya e per poter iniziare a modellare ho preso l’ immagine frontale e posteriore della borsa e le ho messe in scena così da poter “ricalcare” le
forme partendo da un cubo. Per le altre visuali ho dovuto procedere ad occhio guardando le altre immagini e una volta riuscito il blocking della borsa, del manico e del gancio, ho aggiunto la tracolla partendo da una curva che poi ho estruso. A questo punto, ho voluto creare lungo i bordi della borsa una leggera scavatura dove poter
far correre le cuciture che avrei successivamente creato in texturing.
Infine mi è sembrato il caso di rompere l’ eccessiva simmetria ai lati della borsa e muovendo un po’ i poligoni ho dato diversità alle sue pieghe.
Mancava adesso il manico, quindi mi sono spostata su Zbrush esportando il suo blocking che avevo fatto su Maya e ho iniziato con lo sculpting, stessa cosa per il
gancio. Mi sono creata poi la versione low e high di entrambi gli oggetti così da importare la low nella scena di Maya.
Qui ho fatto le UV per poi dare lo smooth alla borsa per avere la sua versione high poly da portare su Substance Painter, dove tramite il bake ho proiettato sul manico e
sul gancio i dettagli della loro versione high. Volevo sperimentare questa funzionalità e tenermi bassa coi poligoni. Ho poi potuto iniziare con il texturing della borsa decidendo di utilizzare la sola libreria di Substance; nei suoi materiali ho cercato le caratteristiche che più mi servivano da poter fondere con altre, utilizzando poi smart masks, generatori e filtri, è così che ho creato anche certe pieghe.

RENDERING E CONSIDERAZIONI FINALI

Per renderizzare sono passata a V-ray, tornando alla scena di Maya dove ho approssimato un’ ambientazione scaricando da internet la parete e la rosa, poi si è trattato solo di disporre le luci in modo da far risaltare i dettagli ad esempio del legno, delle pieghe e del gancio, e questo pensando ad un’ illuminazione artificiale.
La parte più complessa ho trovato sia stata proprio questa, dare alla borsa un luogo.
Non avendo una reference al completo, ho cercato a parte di creare un’ ambientazione che potesse giusto fare da contorno al soggetto, e questo ispirandomi a qualche esempio simile .Intenzionalmente ho scelto che i colori richiamassero quelli del soggetto così da armonizzare meglio il risultato, sfruttando anche il piccolo aiuto della riflessuosità del marmo scuro. Il tutto poi si amalgama in un’ atmosfera rétro dai colori poco vividi.
Di questa scena mi porto dietro la soddisfazione di aver raggiunto i risultati prefissati, quantomeno per l’ intero soggetto, per l’ ambientazione invece ammetto che con le idee cerco ancora altre soluzioni, ma è questo il modo di spingersi oltre la volta dopo.
Grazie per questo spazio e un saluto a tutti voi!

Tommaso 30/03/2023